In un’epoca dove i confini tra il reale e il virtuale sembrano sempre più sfumati, i gruppi Facebook dedicati alla compravendita locale si trasformano occasionalmente in palcoscenici per le esibizioni più bizzarre dell’animo umano.
L’ultimo episodio da cronache dell’assurdo ci arriva direttamente da Pordenone, dove un utente, audacemente battezzatosi “Zerbino”, ha lanciato un annuncio che ha lasciato la community a bocca aperta.
La proposta? Offrire fino a 100 euro a una ragazza o un gruppo di ragazze (massimo tre, specifica l’annuncio) per essere usato come zerbino umano al cinema. Sì, avete letto bene: la richiesta è quella di fungere da poggiapiedi vivente durante la visione di un film, in cambio di denaro.
Analisi del Fenomeno: Tra Serietà e Ridicolo
Da un punto di vista serio, l’annuncio solleva questioni inquietanti riguardo al concetto di dignità personale e al modo in cui le piattaforme social vengono utilizzate per esplorare o esprimere desideri e bisogni altrimenti inconfessabili.
L’anonimato relativo offerto da Facebook, unito alla natura quasi esclusivamente locale dei gruppi di compravendita, crea un terreno fertile per l’emergere di richieste che altrove sarebbero probabilmente irrealizzabili o, perlomeno, molto meno visibili.
Sul versante più leggero e ridicolo, non si può negare che l’annuncio abbia un che di tragicomico. L’idea di qualcuno che paga per essere calpestato in una sala cinematografica suona come una scenetta degna di un film comico, una di quelle situazioni talmente assurde da non poter essere vere.
Eppure, eccoci qui a discuterne, segno che la realtà supera spesso la fantasia.
La storia dello “Zerbino Umano” di Pordenone è un promemoria vivente di quanto il mondo digitale possa essere imprevedibile.
Tra riflessioni serie sulla natura umana e risate di incredulità, ci ricorda che, a volte, la realtà è più strana della finzione.
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