Un truffatore seriale, specializzato nell’ingannare anziani sfruttando la loro condizione di isolamento per estorcere denaro, è stato recentemente arrestato grazie a un’operazione congiunta tra la polizia e i carabinieri.
Le indagini, avviate a seguito di numerose denunce da parte delle vittime, hanno portato alla luce un’impressionante serie di frodi messe a segno nelle zone di Mestre, Marghera e Scorzè a partire dal mese di gennaio.
Il truffatore adottava un modus operandi particolarmente cinico: si fingeva un carabiniere e contattava telefonicamente anziani selezionati per la loro solitudine e età avanzata. Informava le vittime che un loro familiare aveva causato un grave incidente stradale, richiedendo un’ingente somma di denaro per coprire le spese legali e scongiurare serie conseguenze penali per il congiunto. Successivamente, offriva di inviare un “militare” per riscuotere la somma, suggerendo agli eventuali presenti di recarsi al comando dei carabinieri più vicino, lasciando così l’anziano solo e vulnerabile.
L’arresto del truffatore è avvenuto a Scorzè, dove gli investigatori sono riusciti a intercettarlo mentre si trovava a bordo di un treno proveniente da Napoli e diretto a Venezia. L’uomo è stato fermato con l’accusa di truffa aggravata e ora dovrà affrontare una multa di 30.000 euro, oltre all’obbligo di dimora a Napoli.
Questo arresto segue un episodio simile avvenuto a Jesolo, dove un altro truffatore è stato sorpreso in flagranza da una pattuglia locale. Questi eventi sottolineano l’importanza della collaborazione tra forze dell’ordine nel contrastare fenomeni criminali che sfruttano la vulnerabilità dei più anziani, dimostrando al contempo l’efficacia delle indagini congiunte nella lotta contro la criminalità.
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