In un’importante operazione condotta dai carabinieri del nucleo forestale di Cava de’ Tirreni, un centro di autodemolizione situato a Nocera Superiore è stato al centro di un’indagine che ha portato al sequestro di 31 automezzi non bonificati e di numerosi veicoli considerati fuori uso.
L’azione si inserisce in un più ampio sforzo volto a combattere la gestione illegale dei rifiuti speciali, sia pericolosi che non, che spesso deriva dalle attività legate all’autodemolizione.
Durante l’operazione, gli inquirenti hanno rilevato significative mancanze nel rispetto delle normative ambientali: tra queste, l’assenza di registrazione delle operazioni di carico e scarico dei veicoli sul registro dei rifiuti e la mancata annotazione delle emissioni in atmosfera. Queste violazioni sottolineano la gravità delle pratiche illecite che compromettono la salute dell’ambiente e, di conseguenza, quella umana.
L’indagine ha coinvolto complessivamente 35 attività nel settore dell’autodemolizione, riscontrando 19 possibili reati e contestando 26 illeciti amministrativi, per un totale di sanzioni ammontanti a 60.000 euro. Questi numeri riflettono l’entità del problema e l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastarlo efficacemente.
Questi, una volta terminato il loro ciclo di vita, sono classificati come rifiuti speciali e la loro elaborazione deve seguire protocolli specifici per evitare danni all’ecosistema. Le normative di settore sono chiare: i veicoli devono essere tracciati accuratamente, dalla loro entrata fino all’uscita dall’impianto di autodemolizione, per assicurare un impatto ambientale minimo.
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