Nel pomeriggio di sabato scorso, un’inquietante vicenda di microcriminalità giovanile ha turbato la tranquillità delle mura di Treviso, un luogo storicamente considerato sicuro e pacifico, frequentato da cittadini e turisti per passeggiate e momenti di relax. Secondo quanto riferito da un genitore, suo figlio e la sua fidanzata, entrambi diciassettenni, sono stati avvicinati da un gruppetto di giovani presso Porta Caccianiga, di fronte al Duca degli Abruzzi, e costretti a consegnare quanto avevano in tasca, che ammontava a una somma modesta, circa dieci euro.
L’episodio, benché non sia sfociato in violenza fisica, sottolinea una crescente preoccupazione per episodi simili che sembrano ripetersi con inquietante frequenza nella stessa area. Il genitore dell’adolescente rapinato ha espresso un sentimento di inquietudine per la sicurezza nella città, ricordando tempi passati in cui tali episodi erano impensabili. La testimonianza arriva dopo che fatti di aggressione fisica si sono verificati nello stesso luogo, coinvolgendo altri giovani della città.
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