Novembre 21, 2024

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Rachael Gunn, alias Raygun: l’esibizione ridicola e la raccomandazione del marito in commissione

Il debutto del breaking, noto anche come breakdance, alle Olimpiadi di Parigi 2024 è stato un evento storico, segnando l’ingresso ufficiale di questa disciplina artistica nel contesto sportivo più prestigioso del mondo.

Tuttavia, uno degli episodi che ha suscitato più clamore è stata l’esibizione di Rachael Gunn, conosciuta nel mondo del breaking come Raygun. La sua performance, caratterizzata da movimenti ispirati alla fauna australiana e culminata in un ballo che è rapidamente diventato un meme online, le è costata l’eliminazione dalla competizione e zero punti. La sua partecipazione ha scatenato un acceso dibattito, sollevando dubbi e critiche sia sulla sua preparazione che sulla correttezza del processo di selezione.

Chi è Rachael Gunn?

Rachael Gunn da sconosciuta a idolo grazie a un'esibizione un po' così: le  foto

Rachael Gunn, 36 anni, è una docente universitaria presso la Macquarie University di Sydney, dove insegna e ricerca nel campo della “politica culturale del breaking”. Da anni combina la sua carriera accademica con un profondo interesse per il breaking, un interesse che l’ha portata a competere a livello internazionale. Gunn ha iniziato a praticare breaking nel 2008, grazie all’influenza del marito Samuel Free, che è anche il suo allenatore. Nel corso degli anni, Gunn ha conquistato numerosi riconoscimenti, tra cui la posizione di B-girl meglio classificata dell’Australian Breaking Association nel 2020 e 2021. Questo successo l’ha portata a rappresentare l’Australia in diverse competizioni mondiali, qualificandosi infine per le Olimpiadi di Parigi 2024.

La performance olimpica e il “ballo meme”

Durante le Olimpiadi, Gunn ha partecipato alla competizione femminile di breaking, ma la sua esperienza si è conclusa nella fase a gironi. Dopo aver perso contro atlete di alto livello come Logistx (USA), Syssy (Francia) e Nicka (Lituania), Gunn non è riuscita a ottenere punti. Ciò che ha attirato l’attenzione del pubblico, però, non è stata tanto la sua eliminazione quanto la sua esibizione. Gunn ha incorporato movimenti ispirati alla fauna australiana, come saltelli simili a quelli di un canguro, e altre mosse eccentriche che sono state percepite da molti come ridicole. Questi elementi sono stati rapidamente trasformati in meme sui social media, facendo di Gunn un personaggio virale, ma non esattamente nel modo in cui avrebbe sperato.

Critiche e controversie: una partecipazione discutibile

Rachael Gunn da sconosciuta a idolo grazie a un'esibizione un po' così: le  foto

La partecipazione di Rachael Gunn alle Olimpiadi ha sollevato numerose polemiche. Molti membri della comunità del breaking hanno criticato la sua performance, ritenendola poco rappresentativa delle radici culturali profonde della disciplina, che affondano nelle comunità nere e latine del Bronx negli anni ’70. Malik Dixon, un afroamericano residente in Australia, ha espresso pubblicamente il timore che Gunn potesse apparire come “qualcuno che stava giocando con la cultura” in un momento cruciale per il breaking.

Le critiche non si sono fermate alla performance. Sono emerse accuse secondo cui il processo di qualificazione di Gunn potrebbe essere stato manipolato. Secondo alcune voci online, Gunn avrebbe avuto un’influenza indebita sulla selezione degli atleti, grazie al fatto che suo marito, Samuel Free, sarebbe stato coinvolto nella commissione di selezione. Tuttavia, queste accuse sono state smentite dai fatti: l’organizzazione responsabile dei campionati, Ausbreaking, non è stata fondata da Gunn, e Free non faceva parte del panel dei giudici.

La difesa di Gunn e le reazioni della comunità

Nonostante le critiche, Rachael Gunn ha trovato sostegno in figure autorevoli. Anna Meares, capo della squadra australiana, ha lodato Gunn per il suo coraggio e per aver portato lo spirito olimpico nel breaking, difendendo la sua esibizione come un atto di creatività e originalità. Anche Martin Gilian, il giudice capo del breaking olimpico, ha difeso la performance di Gunn, sottolineando che l’originalità è un elemento cruciale nel breaking. Gunn stessa ha dichiarato che il suo obiettivo era quello di distinguersi per la sua arte e creatività, piuttosto che competere sul piano delle mosse tecniche e di potenza delle sue avversarie.

Conclusione: una partecipazione che lascia il segno

La partecipazione di Rachael Gunn alle Olimpiadi di Parigi 2024 rimarrà certamente nella memoria collettiva, ma forse non per i motivi che avrebbe desiderato. Il suo “ballo meme” e le polemiche che lo hanno accompagnato hanno sollevato questioni importanti sul rapporto tra cultura e sport, sull’integrità dei processi di selezione e sul rispetto delle radici culturali del breaking. Che si tratti di una maldestra espressione di creatività o di un errore di valutazione, una cosa è certa: Raygun ha lasciato un segno, anche se non quello sperato, nella storia del breaking olimpico.

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