Barbara Albertoni, una figura già nota per le sue numerose controversie, sembra aver deciso di cambiare nome su YouTube, ma non il suo atteggiamento.
Ora si presenta come Graziella del Vescovo, ma nonostante questa nuova identità, continua a portare avanti comportamenti che l’hanno resa tristemente celebre, tra cui scherzi di cattivo gusto, dissing e minacce che coinvolgono anche le famiglie e i bambini dei suoi “nemici”.
Un passato controverso: dalle accuse di omofobia al negazionismo
Barbara Albertoni non è certo nuova alle polemiche. Nel suo passato, l’insegnante di storia e filosofia è stata accusata di diversi scandali, primo tra tutti quello avvenuto al liceo linguistico Manzoni di Milano. Durante un corso online organizzato dagli studenti per discutere delle famiglie arcobaleno e dei diritti LGBTQ+, Albertoni ha, a quanto pare, monopolizzato la discussione, esprimendo opinioni che sono state interpretate come omofobe e in contrasto con i valori di inclusione e rispetto che dovrebbero essere promossi in un contesto educativo.
Gli studenti, scandalizzati dalle sue parole, l’hanno espulsa dalla riunione, accusandola di aver definito “liberticida” la legge Mancino e di aver utilizzato termini offensivi e provocatori come “lobby”. Non è stata la prima volta che Albertoni si è trovata al centro di un ciclone mediatico: già nel 2011, era stata accusata di negazionismo per alcuni articoli pubblicati su un blog, un’accusa che aveva suscitato l’attenzione del Ministero dell’Istruzione e del Comune di Milano, portando all’apertura di un’indagine formale.
La trasformazione in Graziella del Vescovo
Dopo questi episodi, Barbara Albertoni sembra aver cercato di allontanarsi dalla sua vecchia identità, adottando lo pseudonimo di Graziella del Vescovo su YouTube. Questo cambio di nome potrebbe suggerire un tentativo di rifarsi una reputazione o di sfuggire alle critiche del passato. Tuttavia, la sua attività sulla piattaforma non sembra riflettere un vero cambiamento. Continuano infatti i video provocatori e i comportamenti discutibili, come fare scherzi alle mogli dei suoi avversari, creare dissing con altri utenti e persino minacciare di “rovinare le famiglie” attaccando i bambini.
Un atteggiamento spavaldo che non si nasconde dietro un nome falso
Nonostante il nuovo nome, Graziella del Vescovo continua a mostrare la stessa spavalderia e arroganza che hanno caratterizzato Barbara Albertoni. Le sue azioni su YouTube sono la dimostrazione che, nonostante il cambiamento di identità, il suo approccio alle relazioni interpersonali e alla comunicazione rimane invariato. Le sue continue provocazioni e le minacce dirette alle famiglie dei suoi avversari testimoniano un atteggiamento che sembra alimentato da un desiderio di conflitto e notorietà, piuttosto che da una volontà di confronto costruttivo.
In conclusione
Barbara Albertoni, ora nota come Graziella del Vescovo su YouTube, è un esempio di come cambiare nome non significhi necessariamente cambiare comportamento. Le sue azioni, tanto nel passato quanto nel presente, continuano a sollevare interrogativi sulla sua etica e sul rispetto che nutre verso gli altri, dimostrando che, al di là delle apparenze, certi atteggiamenti difficilmente cambiano. Resta da vedere se il suo nuovo alias le permetterà di continuare a evitare le conseguenze delle sue azioni o se, come è accaduto in passato, queste finiranno nuovamente sotto i riflettori dell’opinione pubblica.
questa qua non è mai sobria minaccia e insulta anziani, cani e bambini e parla sempre di escrementi
siccome hai scritto questo articolo verrà a commentare per dire che ti denuncia scrivendosi la denuncia da sola perché lei è meglio degli avvocati
Purtroppo questa donna va internata in un ASL , ha problemi con alcol e va messa in una struttura per non nuocere al prossimo
Ho subito false diffamazioni , inoltre lei ha eseguito istigazione al suicidio
Probabilmente in tempi passati davano la laurea anche ad analfabeti funzionali come tale soggetto , sono anni si distingue per battaglie politiche senza senso e soprattutto ha negato l’ olocausto, siamo vicini a 6 milioni di ebrei che lei ha rinnegato , io ho perso mia madre nei campi di concentramento e non può scherzare , va internata
questo soggetto è dedita anche a minacciare famiglie bimbe e ragazzi adolescenti, ora pare vorrebbe scrivere una lettera contro una madre di un bambino che odia , andrebbe arrestata ma purtroppo i manicomi vanno riaperti solo per lei
Il dado è tratto, complimenti a chi ha scritto l’ articolo
chi la ospita nel suo canale fa schifo come lei
Ho avuto la sfortuna di averla come insegnante,pessima a dir poco,disistimata dai suoi stessi colleghi,aveva un approccio con gli studenti di totale disprezzo soprattutto nei confronti del sesso femminile. Ancora non mi capacito di come abbia avuto un incarico di ruolo una donna di questo genere chiaramente inadatta all’insegnamento e con evidentissimi problemi.
1) non ho MAI Messo in discussione l’olocausto. L’avevo Messo in relazione Al genocidio palestinese e questa interpretazione errata fu frutto della lettura Di un giornalista sionista che racconto’ bugie. Tant’e’ vero che non subii alcuna conseguenza Di alcun TIPO.
Il resto del l’articolo e’ un’accozzaglia Di diffamazioni che in questa sede non vale Nemmeno la pena Di rettificare. Cosi come la tolleranza verso I commenti diffamatori.
Si faccia aiutare da uno bravo
Lei purtroppo ha poche giustificazioni , chieda scusa agli ebrei e ai familiari che lei ha deturpato
ti faccio mandare il Mossad a casa
Signora Albertoni abbiamo le prove di tutto ciò, se vorrà possiamo darle la possibilità di dire la sua in un nuovo articolo in cui lei spiega perché vuole mandare la lettera a una mamma di un minore e perché ha fatto tali dichiarazioni sugli ebrei ,lei cancella tutti i suoi misfatti ma purtroppo nulla si cancella nel web , lei ha minacciato, lei continua a negare, la consiglio di cercarsi un altro hobby purtroppo youtube per lei è diventata una patologia la famosa youtuberite di cui soffre, la sua reputazione oramai non è recuperabile
Buonasera, ho avuto Barbara Albertoni come insegnante e devo dire che non e’ ho un buon ricordo.
Francamente la trovavo disinteressata alla professione di insegnante. Era chiaro a noi studenti che lei fosse il classico esempio di chi, vincendo un concorso, forse con raccomandazione, e’ riuscito a trovarsi un posto di lavoro ed una pensione in una professione dove non avrebbe mai cercato di impegnarsi piu’ di tanto.
Marco Tavernella
Chiedo scusa per l’errore grammaticale ‘non e” invece di non ne ho, come potete vedere avere Graziella come insegnante non mi ha fatto bene.
Bravo il giornalista dice il vero
Laurea un po dubbia , probabilmente avrà fatto qualche favore a chi gli ha fatto conseguire la laurea , solo così si spiega la instabilità di questa persona che va messa a riposo da ogni professione che danneggia ogni essere umano
Grande il giornalista