In un angolo incantato di Morsano al Tagliamento, la cartolibreria La Classe, situata in Via Roma, offre un servizio speciale per il periodo natalizio che sta riscaldando i cuori di grandi e piccini.
Con l’avvicinarsi del Natale, la cartolibreria ha organizzato una postazione speciale dove i bambini possono imbucare le loro letterine per Babbo Natale.
Questo non è solo un semplice bucalettere, ma un ponte diretto verso il Polo Nord. Dopo il grande successo dello scorso anno, le letterine dei bambini vengono diligentemente spedite direttamente a Babbo Natale dalle instancabili ragazze di La Classe, che si sono impegnate a fare da intermediarie tra i piccoli di Morsano e il generoso vecchietto in rosso. La conferma è arrivata direttamente da Babbo Natale lo scorso Natale, che ha risposto ai bambini, segno che le letterine hanno raggiunto la loro destinazione.
Un inviato speciale per desideri speciali
La magia del Natale si respira in ogni angolo della cartolibreria, dove i bambini, accompagnati da genitori e nonni, si raccolgono per scrivere i loro desideri e sogni più profondi. L’entusiasmo è palpabile, e le risate e i sorrisi illuminano il locale, trasformando un semplice gesto di scrivere una lettera in un momento di gioia condivisa.
Un ringraziamento meritato
Un caloroso ringraziamento va alle ragazze di La Classe, che con dedizione e affetto rendono possibile questo magico scambio.
Grazie al loro impegno, il Natale a Morsano diventa un po’ più caldo e ricco di speranza. Non resta che invitare tutti i bambini a cogliere questa meravigliosa opportunità: scrivete le vostre letterine, il tempo stringe, e la magia del Natale è già nell’aria!
Questa iniziativa non solo riempie di gioia i cuori dei più piccoli ma arricchisce l’intera comunità, avvicinando tutti allo spirito natalizio che ogni anno aspettiamo con impazienza.
More Stories
L’evolvere di un artista: Marcos e il suo nuovo singolo ‘Strano Destino'”
Furti a catena a Morsano al Tagliamento e dintorni: si ripete la storia?
Telegram non è più un rifugio sicuro per attività illegali: il caso Werwolf