Il lato oscuro degli anabolizzanti: tra danni fisici e guai con la legge

Ciao Ignoranti!!! Oggi smontiamo un altro mito che gira nelle palestre e sui social: i fisici scolpiti che vedete ovunque non sono sempre frutto di allenamento e dieta perfetta, ma spesso di anabolizzanti steroidei.

In questo articolo vi spiegherò i veri rischi di queste sostanze anabolizzanti, sia per la salute che per la legge. Troppo spesso vediamo attori di Hollywood trasformarsi in macchine da guerra in pochi mesi, influencer vendere programmi di allenamento miracolosi e bodybuilder sfoggiare muscoli che sembrano scolpiti nel marmo. Ma la domanda è: a che prezzo? Approfondiremo gli effetti devastanti degli steroidi, le conseguenze legali e vi racconterò storie reali di chi ha pagato caro questa scelta. Pronti a scoprire la verità?

Il lato oscuro della crescita muscolare

Il desiderio di ottenere un fisico scolpito e muscoli imponenti spinge molti a cercare scorciatoie, tra cui l’uso di anabolizzanti steroidei. Sebbene questi composti possano accelerare la crescita muscolare e migliorare le prestazioni fisiche, il loro impiego comporta seri rischi per la salute e pesanti conseguenze legali. Scopriamo nel dettaglio i pericoli legati all’uso di queste sostanze.

Rischi per la salute: un prezzo troppo alto da pagare

Gli anabolizzanti steroidei sono derivati sintetici del testosterone, l’ormone responsabile dello sviluppo muscolare. Sebbene possano sembrare un aiuto miracoloso, il loro utilizzo provoca numerosi effetti collaterali che possono compromettere la salute a lungo termine:

  • Problemi cardiovascolari: l’uso di steroidi può aumentare il rischio di ipertensione, infarti e ictus, a causa dell’alterazione del colesterolo nel sangue e dell’ispessimento delle pareti arteriose.
  • Danni al fegato: l’assunzione di steroidi, soprattutto in forma orale, può provocare gravi danni epatici, compresi tumori e insufficienza epatica.
  • Squilibri ormonali: gli anabolizzanti interferiscono con la produzione naturale di testosterone, portando a ginecomastia (sviluppo del seno negli uomini), atrofia testicolare e calo della libido.
  • Effetti psicologici: irritabilità, aggressività e depressione sono comuni tra i consumatori di steroidi. In alcuni casi, si possono manifestare anche tendenze suicide.
  • Problemi dermatologici: acne severa e pelle grassa sono effetti indesiderati molto diffusi.
  • Alterazioni del sistema immunitario: un uso prolungato può ridurre le difese immunitarie, aumentando la vulnerabilità alle infezioni.
The Rock, Dwayne Douglas Johnson, prima e dopo l’uso di Steroidi

Le conseguenze legali: un rischio che non vale la pena correre

Oltre ai pericoli per la salute, l’uso di anabolizzanti steroidei può portare a gravi conseguenze legali. In molti paesi, inclusa l’Italia, il possesso e la vendita di steroidi anabolizzanti senza prescrizione medica sono reati punibili con multe e pene detentive.

  • Reati di doping: in ambito sportivo, l’uso di steroidi è considerato doping e può portare a squalifiche, sanzioni e perdita di titoli o premi.
  • Sanzioni penali: la detenzione di steroidi senza prescrizione può essere equiparata al traffico di sostanze dopanti, con pene che variano da multe salate fino alla reclusione.
  • Fedina penale sporca: un’accusa per possesso o spaccio di steroidi può avere conseguenze durature sulla vita personale e lavorativa.

Testimonianze reali e casi giudiziari

Numerosi episodi documentati mostrano le conseguenze legali e sanitarie dell’uso di steroidi. In Italia fece scalpore il caso di Claudia Bianchi, campionessa di body building romana morta improvvisamente a 34 anni. L’autopsia rivelò tracce di anabolizzanti e il suo ex fidanzato, il bodybuilder Federico Focherini, fu ritenuto responsabile di averle procurato quelle sostanze dopanti: nel 2010 il tribunale lo ha condannato a 6 anni di reclusione per “morte come conseguenza di altro reato” e somministrazione di farmaci pericolosi alla salute.

Un altro caso italiano: nel 2016 il culturista foggiano Giovanni Racano morì per arresto cardiaco durante la preparazione a una gara, e le indagini portarono all’arresto di 4 persone accusate di avergli fornito doping. Anche all’estero si registrano vicende simili: l’uso di steroidi ha contribuito alla rovina di carriere e a guai giudiziari per molti atleti.

Oltre alle sanzioni penali, chi fa uso di anabolizzanti può subire gravi conseguenze sanitarie documentate. Nel settembre 2019, ad esempio, il 23enne Daniele Pozzi, giovane culturista lombardo, è stato trovato morto in albergo dopo aver vinto quattro medaglie in una competizione di body building: un malore improvviso lo stroncò, e si ipotizza che il doping sia stata una concausa determinante. La sua è stata la terza morte sospetta in pochi mesi tra culturisti italiani, a riprova di come il doping sia estremamente pericoloso.

Vale davvero la pena rischiare?

L’illusione di ottenere un fisico perfetto in poco tempo può trasformarsi in un incubo per la salute e la libertà. Una dieta equilibrata, l’allenamento costante e il rispetto dei tempi biologici di crescita muscolare restano le uniche strade sicure per ottenere risultati duraturi senza compromettere la propria vita. Sicarios, cosa ne pensate? Il gioco vale la candela?

Gli steroidi anabolizzanti (AAS, anabolic-androgenic steroids) sono farmaci derivati dal testosterone usati in ambito medico per trattare ad esempio ipogonadismo maschile, alcune anemie o gravi deperimenti muscolari​.

Tuttavia, il loro uso extra-medicale per aumentare la massa muscolare e migliorare la performance atletica è diffuso ma illegale in molti Paesi perché comporta seri rischi per la salute e viola le norme sportive sul doping. L’uso prolungato o ad alte dosi può causare ipertensione, danni cardiaci, epatici, squilibri ormonali (atrofia testicolare, infertilità), problemi psichiatrici e perfino tumori

Proprio per tutelare la salute pubblica e l’integrità dello sport, diverse nazioni hanno adottato leggi severe che vietano il possesso non autorizzato, l’uso non terapeutico e lo spaccio di anabolizzanti, prevedendo sanzioni penali. Di seguito esaminiamo la normativa vigente in vari Paesi e i relativi casi legali, includendo testimonianze reali di chi ha subito conseguenze legali o sanitarie per l’uso di steroidi anabolizzanti.

Negli USA gli anabolizzanti sono classificati come Controlled Substances Schedule III.

Dal 1990 il possesso senza prescrizione medica è un reato federale punibile con carcere fino a 7 anni​

La legge federale (Anabolic Steroid Control Act) ha introdotto pene più elevate anche per il traffico illecito di steroidi​

Alan Ritchson, beh fisico stupendo ma non è Natural di certo.

In pratica, chi vende o distribuisce queste sostanze può affrontare accuse federali con vari anni di carcere e multe salate. Ad esempio, in un caso del 2011 dieci imputati in Louisiana sono stati condannati per una vasta cospirazione di spaccio di steroidi (producevano migliaia di fiale clandestinamente), con pene che per i capi dell’organizzazione hanno raggiunto 2-3 anni di prigione (altri complici hanno ricevuto da alcuni mesi di detenzione fino alla libertà vigilata)​

Le autorità statunitensi (DEA, FDA) conducono frequenti operazioni antidroga per smantellare laboratori e reti di traffico di AAS.

In molti casi statunitensi le pene effettivamente comminate, soprattutto per i piccoli spacciatori o utilizzatori, possono essere inferiori al massimo previsto, ma rimangono comunque incisive. Ad esempio, il culturista italiano Massimo Merighi (Mister Mondo 1993) fu arrestato a Los Angeles per importazione e distribuzione di anabolizzanti: nel 1997 un giudice lo condannò a 5 mesi di carcere e 8.000 dollari di multa​.

Queste vicende evidenziano come negli USA l’approccio sia fortemente repressivo verso il doping al di fuori dell’ambito medico, considerandolo alla stregua di altri narcotici.

La Gran Bretagna adotta un approccio diverso.

Gli anabolizzanti sono sostanze Class C secondo il Misuse of Drugs Act 1971, ma esiste una distinzione: l’uso e il possesso per uso personale non costituiscono reato se gli steroidi sono ottenuti regolarmente come medicinali (prescrizione medica)​

Invece la vendita non autorizzata e l’importazione a fini di spaccio sono illegali, punite con pene molto severe. La pena massima per chi traffica o fornisce illegalmente steroidi in UK può arrivare fino a 14 anni di reclusione oltre a un’ammenda illimitata​

Di fatto, le autorità britanniche tollerano il possesso per uso personale (spesso i bodybuilder possono importare piccole quantità per sé), concentrandosi nel perseguire lo spaccio e garantire che i prodotti in circolazione siano quelli controllati (regolarmente prodotti da farmacie)​

Questo modello normativo mira più alla riduzione del danno e al controllo di qualità, rispetto all’impronta punitiva statunitense. Va notato che comunque l’uso di steroidi rimane vietato nell’ambito sportivo agonistico (con sanzioni sportive).

In Canada gli steroidi anabolizzanti sono inseriti nella Schedule IV delle sostanze controllate.

Similmente al Regno Unito, la legge distingue l’uso personale dallo spaccio: possedere steroidi per uso proprio non è di per sé un reato, ma è illegale procurarseli o venderli senza prescrizione

Chi viene sorpreso ad acquistare o ottenere steroidi senza ricetta medica può essere perseguito: su procedimento per indictable offence la pena massima è 18 mesi di carcere (oppure multe o 6-12 mesi per reati minori a seconda se recidiva)​

Anche traffico, importazione ed esportazione non autorizzati sono reati federali, punibili fino a 3 anni di reclusione​

In pratica, il Canada proibisce qualsiasi canale non medico di ottenimento degli anabolizzanti, pur non punendo il semplice possesso passivo. Questa cornice normativa tende a colpire soprattutto i fornitori e a impedire che i farmaci dopanti circolino fuori controllo, allineandosi agli sforzi internazionali antidoping.

In Italia l’uso di steroidi anabolizzanti è regolato sia da normative antidoping sportive sia dal controllo dei farmaci.

Dal 2000 è in vigore la legge n.376/2000, che per la prima volta ha criminalizzato il doping sportivo anche penalmente. Tale legge punisce chiunque procura ad altri, somministra, assume o favorisce l’uso di farmaci o sostanze attive al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti

Dunque, se un atleta utilizza anabolizzanti in funzione di una gara, commette reato al pari di chi glieli fornisce. Le sanzioni previste sono reclusione da 3 mesi a 3 anni e multa fino a €51.645​

È importante evidenziare che questa fattispecie si applica solo in ambito agonistico: chi non è atleta (cioè fuori da competizioni organizzate dal CONI) e assume steroidi per fini estetici o amatoriali di per sé non ricade nel reato di doping

In altre parole, l’ordinamento italiano considera reato l’uso di anabolizzanti come doping, a prescindere dal danno effettivo (è un reato di pericolo astratto volto a tutelare la salute degli sportivi)​

Andrea Presti, il Bodybuilder italiano come vedete non teme di gareggiare con tonnellate di Steroidi in corpo

Se dall’uso deriva anche un danno concreto alla salute dell’atleta (es. malore, morte), ciò costituisce un’aggravante di reato con pene ancora più aspre​

Detto questo, gli anabolizzanti sono comunque farmaci soggetti a controllo: al di fuori dello sport, la loro vendita è limitata alle farmacie dietro prescrizione medica. Ogni altra forma di commercio è vietata e perseguita da norme sui farmaci o sul falso medico. Chi acquista steroidi per uso non agonistico in farmacia con regolare ricetta non commette reato; diversamente, l’acquisto o importazione illegale allo scopo di doping è punibile (può configurare anche il reato di ricettazione)​

Negli ultimi anni le forze dell’ordine italiane hanno smantellato vari traffici illeciti di anabolizzanti, spesso collegati anche a palestre e bodybuilder. Ad esempio, nel 2016 un 32enne nelle Marche è stato trovato in possesso di un grande quantitativo di fiale di steroidi (Nandrolone, ecc.) importati illegalmente e destinati a culturisti: è stato condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione e 2.000€ di multa per detenzione e commercio illegale di farmaci dopanti​.

​Operazioni simili hanno coinvolto anche organizzazioni più grandi, spesso con collegamenti internazionali (traffico dall’est Europa, ecc.), a conferma che lo spaccio di anabolizzanti viene trattato alla stregua del traffico di droghe, con indagini dei NAS e pene detentive per i responsabili.

Nel resto del mondo la legislazione varia.

Molti Paesi hanno normative analoghe a quelle descritte sopra. In Australia, Brasile, Argentina, Portogallo e numerose altre nazioni gli steroidi anabolizzanti sono illegali senza ricetta medica

Ad esempio, la Norvegia adotta una linea dura vietandone totalmente uso e possesso (fuori dall’ambito medico)​

Di contro, esistono Paesi dove il controllo è meno rigido: in alcuni stati dell’Europa orientale e dell’America Latina l’uso personale di steroidi non è espressamente sanzionato. In Colombia gli anabolizzanti risultano legali (venduti in farmacia senza particolari restrizioni), e in Messico non esistono leggi specifiche sugli steroidi – sono ottenibili anche senza ricetta, sebbene debbano teoricamente rispettare requisiti medici​.

Altri due “Influencer” Italiani che parlano di Riso e Pollo, ma ovviamente sono gonfi di siringhe.

​Queste disparità normative favoriscono il mercato nero internazionale: non a caso molti steroidi di contrabbando provengono da Paesi con leggi più permissive o con industrie farmaceutiche meno sorvegliate. Organismi come la World Anti-Doping Agency (WADA) promuovono un elenco globale di sostanze proibite nello sport​, ma sul piano penale ogni nazione mantiene le proprie regole. È quindi fondamentale per gli atleti e i frequentatori di palestre conoscere le leggi locali, poiché ciò che è tollerato in un Paese può costare anni di carcere in un altro.

Numerosi episodi documentati mostrano le conseguenze legali e sanitarie dell’uso di steroidi

In Italia fece scalpore il caso di Claudia Bianchi, campionessa di body building romana morta improvvisamente l’8 marzo 2004 a 34 anni. L’autopsia rivelò tracce di anabolizzanti e il suo ex fidanzato, il bodybuilder Federico Focherini (Mister Universo 2002), fu ritenuto responsabile di averle procurato quelle sostanze dopanti: nel 2010 il tribunale lo ha condannato a 6 anni di reclusione per “morte come conseguenza di altro reato” e somministrazione di farmaci pericolosi alla salute​

Questa tragica vicenda evidenzia sia il rischio mortale degli anabolizzanti sia la durezza delle pene quando il doping provoca vittime. Un altro caso italiano: nel 2016 il culturista foggiano Giovanni Racano morì per arresto cardiaco durante la preparazione a una gara, e le indagini portarono all’arresto di 4 persone accusate di avergli fornito doping (caso ancora nei tribunali)​.

Anche all’estero si registrano vicende simili: l’uso di steroidi ha contribuito alla rovina di carriere e a guai giudiziari per molti atleti. Ad esempio, il campione olimpico canadese Ben Johnson fu squalificato per doping anabolizzante nel 1988 (episodio che spinse gli USA a rivedere le proprie leggi)​.

Mentre il noto bodybuilder americano Rich Piana è deceduto nel 2017 dopo anni di abuso di steroidi (il decesso è stato attribuito a un “overdose” di queste sostanze secondo la compagna)​.

Oltre alle sanzioni penali, chi fa uso di anabolizzanti può subire gravi conseguenze sanitarie documentate. Nel settembre 2019, per esempio, il 23enne Daniele Pozzi, giovane culturista lombardo, è stato trovato morto in albergo dopo aver vinto quattro medaglie in una competizione di body building: un malore improvviso lo stroncò, e si ipotizza che il doping sia stata una concausa determinante​.

La sua è stata la terza morte sospetta in pochi mesi tra culturisti italiani, a riprova di come “il doping è una roulette russa” – parole di un ex campione che sottolineano l’imprevedibilità con cui queste sostanze possono rovinare il fisico e la vita​.

Un’inchiesta televisiva de Le Iene ha raccolto la testimonianza di un utilizzatore pentito che racconta di aver visto un amico morire per aver “preso di tutto” nel tentativo di gonfiare i muscoli​.

A destra abbiamo Giancarlo Zita, esperto di trenbolone o altri doppanti simili. Mi chiedo cosa può coprire una siringa di agente doppante.

Nella stessa inchiesta, medici hanno confermato effetti devastanti degli steroidi come impotenza e tumori anche in soggetti giovani​.

Molti bodybuilder amatoriali riferiscono di aver subito danni permanenti: ad esempio aumento dell’aggressività fino a comportamenti violenti, depressione al cessare dei cicli, problemi di fertilità, ecc. In alcuni casi, ex utilizzatori sono finiti in programmi di disintossicazione e hanno affrontato lunghe cure ormonali per riprendere la funzionalità endocrina.

L’uso non medico di anabolizzanti steroidei presenta dunque un doppio costo: da un lato le conseguenze legali – con leggi severe in molte giurisdizioni che possono portare a processi penali, casellari giudiziari macchiati e pene detentive, specie per chi spaccia o usa in ambito sportivo – e dall’altro le pesanti ricadute sulla salute, spesso irreversibili, che possono culminare in invalidità o morte prematura. Le storie riportate di atleti e appassionati che hanno pagato caro questa scorciatoia dovrebbero servire da monito. Le normative vigenti, pur differenziate nei vari Paesi, convergono nel considerare il doping una pratica pericolosa da combattere attivamente, sia per proteggere gli individui dai danni fisici sia per contrastare le reti criminali che lucrano su queste sostanze. La via maestra rimane quella della prevenzione e dell’educazione: come dimostrano le vicende narrate, perseguire risultati sportivi o estetici attraverso gli steroidi anabolizzanti è un rischio altissimo che può sfociare in gravi problemi legali e sanitari – un prezzo che nessun successo in palestra potrà mai ripagare.

Ti stai chiedendo come mai si vedono tanti “Pompati” in circolazione nonostante sia illegale?

Bella domanda ignorante! La risposta è un mix di zone grigie legali, mancanza di controlli, marketing ingannevole e cultura dell’apparenza. Vediamo punto per punto perché, nonostante le leggi, vediamo tanti fisici dopati sui social e nei film.

1. Zone grigie legali e differenze tra i paesi

In alcuni paesi il possesso per uso personale non è illegale, anche se la vendita e il traffico lo sono. Ad esempio, nel Regno Unito e in Canada avere steroidi per sé non comporta problemi legali, mentre venderli sì. Quindi molti atleti e influencer possono tecnicamente usarli senza rischiare ripercussioni.
Negli USA, invece, il possesso senza ricetta è un reato, ma il mercato nero è così diffuso che i controlli sono difficili. Alcuni ottengono steroidi con ricette farlocche da medici compiacenti, aggirando il sistema.

2. Manca un vero sistema di controllo

Anche dove l’uso è illegale, i controlli sono quasi inesistenti, tranne che nello sport agonistico. Se un influencer o un attore assume steroidi, chi dovrebbe fermarlo? Nessuno controlla i fisici degli attori di Hollywood o degli influencer di Instagram.
Anche nei concorsi di bodybuilding, spesso i controlli sono finti o evitabili con trucchi chimici. E sui social? Zero regolamentazione. Puoi essere palesemente dopato e promuovere programmi di allenamento “naturali” senza alcun problema legale.

3. Hollywood e il “mito” dell’eroe muscoloso

I film d’azione hanno da sempre idealizzato il fisico iper-mascolino. Da Arnold Schwarzenegger a The Rock, passando per attori che si trasformano in pochi mesi per un ruolo, è chiaro che dietro c’è il doping.
Gli attori, però, non sono atleti professionisti e quindi non devono superare test antidoping. Molti si dopano per un ruolo e poi si disintossicano, minimizzando i rischi. Inoltre, gli studi cinematografici non parlano mai di steroidi: il mito del “duro allenamento e dieta ferrea” vende meglio.

4. Il business del fitness e degli influencer

Sui social, tantissimi guru del fitness vendono programmi di allenamento e diete miracolose, facendo credere che i loro fisici siano naturali. Ovviamente, non dicono di essere dopati, perché perderebbero credibilità e sponsor.
Il pubblico crede a questi miti, perché nessuno vuole ammettere di aver barato. Così, il doping rimane un segreto di Pulcinella: tutti sanno che esiste, ma nessuno lo dice apertamente.

5. Steroidi “legali” e alternative dubbie

Esistono anche anabolizzanti venduti come integratori, spesso etichettati come pro-hormoni o SARMs, che hanno effetti simili ai classici steroidi ma non sono sempre illegali. Alcuni atleti li usano come alternativa, restando in una zona grigia della legge.
Inoltre, in paesi come Messico o Thailandia, gli steroidi si vendono in farmacia senza problemi, e molti si riforniscono lì per poi rivenderli sottobanco.

Quindi, perché nessuno viene arrestato?

  • I controlli sono pochi e mirati solo ai grandi spacciatori. Se un influencer si doppia, nessuno lo insegue legalmente.
  • Il business è enorme. Hollywood, brand di fitness e sponsor chiudono un occhio perché i fisici dopati vendono meglio.
  • Molti utenti vogliono crederci. Ammettere che il tuo idolo è dopato significa accettare che il fisico da sogno non è ottenibile naturalmente.
  • Il doping è “normale” in certi ambienti. Nel bodybuilding, nelle palestre hardcore e nei film d’azione, è quasi dato per scontato.

Morale della favola?

La realtà è che chi ha soldi e visibilità difficilmente verrà colpito dalle leggi antidoping. Chi viene beccato, di solito, è lo spacciatore o lo sportivo che gareggia in competizioni regolamentate. Il resto? Si gode il successo, mentre la gente continua a credere alla favola del “solo pollo e riso”.
ignoranti, secondo voi quanti dei vostri idoli sono davvero naturali? 💊🔥.

Quando vedete persone enormi, ipermuscolose, con fisici che sembrano scolpiti nel marmo, non provate invidia, ma tristezza. Dietro quei muscoli non c’è solo sudore e fatica, ma anche un rischio enorme, una partita alla roulette russa con la propria salute e, in molti casi, con la legge. Perché chi si riempie di steroidi ha fatto una scelta precisa: barare. Ha deciso di usare scorciatoie per sentirsi più grande, più forte, più imponente, ma a che prezzo?

La realtà è che molti di loro pagano carissimo questa illusione di grandezza. Ormoni sballati, problemi al cuore, calvizie precoce, impotenza sessuale. Un corpo che all’apparenza sembra potente, ma che dentro crolla pezzo dopo pezzo. E tutto questo per cosa? Perché non si sentivano abbastanza? Perché avevano paura di essere normali? La verità è che la vera forza non è nei muscoli, ma nella testa. E chi si distrugge con gli steroidi, forse, sta solo cercando di nascondere le proprie insicurezze dietro un’armatura di carne gonfiata a farmaci. Poveri.

Alla prossima Ignoranti!

Bibliografia e link utili sull’argomento:

Un commento

  1. L’articolo ben dettagliato, che dire la spesa non vale l’impresa non vale la candela perché rischiare La vita umana per un’illusione? Come al solito tutto gira intorno ai soldi al business, leggendo questo articolo mi si è aperto un mondo a me sconosciuto seppure frequento la palestra, effettivamente restavo basita di fronte a persone che in poco tempo trasformavano i loro muscoli riporto come esempio le immagini di the rock, rispetto a persone determinate che si impegnano costantemente ma con coscienza ovvero con la consapevolezza che per raggiungere l’obiettivo di avere un corpo sano palestrato ci vuole sempre una grande dose di coraggio impegno volontà determinazione e soprattutto costanza, come al solito in Italia o anche in molti altri paesi i grandi influencer o le persone ricche non vengono mai perseguite o in qualche modo smentite perché come ho anzi detto tutto gira intorno ai soldi, beh io preferisco la costanza la pazienza e i giusti tempi naturali che richiede il mio corpo per raggiungere i miei obiettivi poco la volta, grazie, è proprio vero c’è tanta ignoranza, così come internet così come la società che ci vuole propinare la perfezione in tempi record, le forze dell’ordine gli enti predisposti ai controlli non sempre riescono a tenere tutto sotto controllo speriamo bene per tutti i giovani e non solo per tutte quelle persone che vogliono stare in salute senza l’uso di queste schifezze anabolizzanti alla fine non sono altro che droghe secondo anche il mio punto di vista, mi esprimo da ignorante questo è il mio pensiero 🙂

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