Un nuovo episodio di violenza sui treni ha scosso la stazione di Mestre, dove un capotreno del Frecciarossa 9724 diretto a Milano è stato aggredito a pugni da un passeggero per un motivo assurdo: la richiesta di abbassare il volume della suoneria del cellulare.
Secondo quanto riportato dal Corriere del Veneto, tutto è iniziato quando alcuni viaggiatori hanno segnalato il volume eccessivo del telefono di un passeggero. Il capotreno è intervenuto per chiedere all’uomo di regolarlo, ma la situazione è degenerata rapidamente. Il passeggero, invece di adeguarsi alla richiesta, ha reagito con estrema violenza, colpendo il ferroviere con diversi pugni.
Il caposervizio, accortosi delle difficoltà del collega, è intervenuto per sedare la situazione, ma è stato anch’egli aggredito. Solo l’intervento della polizia ha permesso di fermare l’uomo, mentre il convoglio è rimasto fermo in stazione per alcuni minuti, causando disagi ai passeggeri.
Aggressioni sui treni: un fenomeno in crescita, i sindacati chiedono provvedimenti
Non è il primo caso di violenza sui convogli ferroviari. Solo pochi giorni fa, un macchinista su un treno regionale partito da Rovigo è stato aggredito senza alcun motivo apparente, finendo al pronto soccorso. Episodi come questi stanno diventando sempre più frequenti, portando i sindacati a chiedere misure concrete per la sicurezza del personale ferroviario.
Le richieste principali delle sigle sindacali – tra cui Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Fast Confsale e Orsa – includono:
- L’installazione di bodycam per il personale di bordo, per registrare eventuali aggressioni e identificare più rapidamente i responsabili.
- L’introduzione di tornelli e controlli più rigidi agli accessi, per evitare che persone pericolose possano salire indisturbate sui treni.
- Un maggior presidio delle forze dell’ordine nelle stazioni e a bordo dei convogli.
- L’adozione del “daspo ferroviario”, un provvedimento che impedirebbe ai violenti di accedere alle aree ferroviarie, proteggendo i lavoratori e i viaggiatori.
“Siamo di fronte a un’emergenza sociale”, denunciano i rappresentanti dei lavoratori, sottolineando come le campagne di sensibilizzazione non siano sufficienti a fermare questi episodi di violenza. Servono leggi più severe per tutelare chi lavora nei trasporti pubblici.
Condizioni in miglioramento per i lavoratori aggrediti, ma la paura resta
Nel frattempo, i due uomini aggrediti sul Frecciarossa stanno lentamente migliorando, ma l’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nei trasporti. Anche il macchinista del treno regionale aggredito venerdì è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso e non ha potuto proseguire il viaggio.
L’aggressore del Frecciarossa è stato fermato dalla polizia, ma la sensazione tra i lavoratori è che senza interventi seri, questi episodi continueranno a verificarsi con frequenza allarmante.
More Stories
Caso Almasri: opposizioni all’attacco, Meloni chiamata a riferire in Parlamento
Udine, partorisce in casa da sola: il coraggio di una madre di sei figli
Condanna definitiva per l’omicidio di un sacerdote a Trieste: arrestato don Paolo Piccoli a Roma