Nella serata di sabato 9 marzo, un’imprevista tragedia ha sfiorato il cuore di Roma, precisamente in zona Trastevere, dove un antico muro di tufo alto sei metri e lungo venticinque metri è venuto giù in via San Francesco di Sales, poco prima delle ore 23.
Per fortuna, in quel momento la strada non era frequentata come altre vie del quartiere, note per essere il fulcro della vita notturna capitolina, evitando così possibili conseguenze ben più gravi.
Il crollo ha coinvolto diverse autovetture parcheggiate lungo la via, che sono state completamente sepolte sotto le macerie, riportando danni giudicati irreparabili. I vigili del fuoco, giunti tempestivamente sul posto, hanno dovuto impiegare ore di duro lavoro per rimuovere i detriti e liberare le auto coinvolte, oltre a garantire la sicurezza della zona e riaprire la circolazione stradale.
Le cause del crollo restano ancora da chiarire, ma le prime ipotesi puntano a un cedimento strutturale, forse accelerato dalle recenti piogge e da una manutenzione deficitaria di questo manufatto di epoca antica. Nonostante il muro non facesse parte di alcuna struttura abitativa circostante, la sua caduta rappresenta un campanello d’allarme per la sicurezza del patrimonio architettonico e urbano della città.
Situato in prossimità del noto carcere di Regina Coeli, questo muro di contenimento non aveva mostrato segnali premonitori di instabilità, secondo quanto riferito dai residenti del quartiere. A seguito dell’incidente, i vigili del fuoco hanno disposto una verifica strutturale approfondita dell’area, compreso il segmento residuo del muro, per prevenire ulteriori disastri e assicurarsi che non ci siano altre costruzioni a rischio.
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