In una vicenda che sta attirando l’attenzione delle autorità giudiziarie di Padova, un uomo disoccupato di 46 anni, M.D.O., noto per vivere ancora con la madre, è stato denunciato per una serie di gravi reati che includono minacce, estorsione, diffamazione e razzismo. Questi attacchi, perpetrati attraverso la piattaforma YouTube, si protraggono da circa otto anni. Da qualche mese, a questi atti si è unita la compagna 30enne, M.B., residente a Milano, amplificando ulteriormente la portata delle azioni illecite.
La coppia ha esteso i propri attacchi non solo attraverso messaggi dal marcato tono razziale e minacce online, ma anche mediante chiamate dirette alle vittime, nelle quali M.B. ha urlato e minacciato con aggressività. Inoltre, sia lei che il compagno M.D.O. hanno contattato amici, vicini di casa delle vittime, datori di lavoro e, in un caso specifico, persino l’avvocato di una delle persone colpite, diffamandoli pubblicamente su YouTube.
Un elemento inquietante di questa vicenda è che M.D.O. non agisce da solo ma guida un gruppo che include due pregiudicati e due individui sottoposti in passato a Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) per il loro comportamento aggressivo, sempre manifestato online. Tra le affermazioni più gravi attribuite a M.D.O., spicca quella secondo cui i carabinieri di Padova gli avrebbero dato un presunto “permesso” di uccidere, affermando che potrebbe sparare in testa alle persone senza conseguenze legali.
La gravità e la complessità dei crimini commessi da questa coppia hanno sollevato grande preoccupazione tra la stampa e i cittadini di Padova, i quali hanno pressato la Procura affinché prendesse provvedimenti rapidi e decisivi. La comunità attende con urgenza che vengano adottate misure severe per porre fine a questa campagna di odio e violenza, ristabilendo così un clima di sicurezza e rispetto reciproco.
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