Nel giugno dello scorso anno, il Corpo di Polizia Locale di Pordenone ha avviato una sperimentazione per l’uso dei Taser, pistole ad impulsi elettrici.
Durante i due mesi successivi, 10 agenti sono stati addestrati al loro utilizzo, con due agenti che hanno partecipato alla sperimentazione pratica per un periodo iniziale di sei mesi, successivamente prorogato fino ad oggi.
Durante questo periodo, gli agenti non hanno mai dovuto utilizzare i dardi elettrici, ma il Taser si è dimostrato estremamente efficace come deterrente. Nelle rare situazioni critiche, la semplice presenza del Taser ha dissuaso comportamenti violenti, facendo desistere le persone da azioni aggressive.
In varie occasioni, l’avvistamento della pistola ad impulsi elettrici ha indotto immediatamente alla cooperazione coloro che erano stati avvicinati dalla Polizia Locale, prevenendo così l’uso della forza e garantendo la sicurezza pubblica. Il Comune ha sottolineato l’utilità del Taser nel facilitare una de-escalation delle situazioni potenzialmente pericolose, evitando interventi coercitivi.
“I risultati positivi della sperimentazione delle armi comuni ad impulsi elettrici – spiega l’assessore alla sicurezza Elena Ceolin – ci porteranno in autunno a proporre al Consiglio la modifica del regolamento relativo alle Norme concernenti l’armamento degli appartenenti alla Polizia Municipale, affinché il Taser diventi una dotazione permanente della Polizia Locale di Pordenone. L’Amministrazione ha sempre investito molto nella sicurezza, sia in termini di personale che di dotazioni tecnologiche all’avanguardia. Questo rappresenta un ulteriore passo verso una visione di Polizia Locale moderna, su cui questa amministrazione ha sempre puntato molto” – conclude l’assessore Ceolin.
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