Febbraio 5, 2025

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Mestre: Caos sul Frecciarossa: capotreno preso a pugni per una suoneria troppo alta

Un nuovo episodio di violenza sui treni ha scosso la stazione di Mestre, dove un capotreno del Frecciarossa 9724 diretto a Milano è stato aggredito a pugni da un passeggero per un motivo assurdo: la richiesta di abbassare il volume della suoneria del cellulare.

Secondo quanto riportato dal Corriere del Veneto, tutto è iniziato quando alcuni viaggiatori hanno segnalato il volume eccessivo del telefono di un passeggero. Il capotreno è intervenuto per chiedere all’uomo di regolarlo, ma la situazione è degenerata rapidamente. Il passeggero, invece di adeguarsi alla richiesta, ha reagito con estrema violenza, colpendo il ferroviere con diversi pugni.

Il caposervizio, accortosi delle difficoltà del collega, è intervenuto per sedare la situazione, ma è stato anch’egli aggredito. Solo l’intervento della polizia ha permesso di fermare l’uomo, mentre il convoglio è rimasto fermo in stazione per alcuni minuti, causando disagi ai passeggeri.

Aggressioni sui treni: un fenomeno in crescita, i sindacati chiedono provvedimenti

Non è il primo caso di violenza sui convogli ferroviari. Solo pochi giorni fa, un macchinista su un treno regionale partito da Rovigo è stato aggredito senza alcun motivo apparente, finendo al pronto soccorso. Episodi come questi stanno diventando sempre più frequenti, portando i sindacati a chiedere misure concrete per la sicurezza del personale ferroviario.

Le richieste principali delle sigle sindacali – tra cui Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Fast Confsale e Orsa – includono:

  • L’installazione di bodycam per il personale di bordo, per registrare eventuali aggressioni e identificare più rapidamente i responsabili.
  • L’introduzione di tornelli e controlli più rigidi agli accessi, per evitare che persone pericolose possano salire indisturbate sui treni.
  • Un maggior presidio delle forze dell’ordine nelle stazioni e a bordo dei convogli.
  • L’adozione del “daspo ferroviario”, un provvedimento che impedirebbe ai violenti di accedere alle aree ferroviarie, proteggendo i lavoratori e i viaggiatori.

“Siamo di fronte a un’emergenza sociale”, denunciano i rappresentanti dei lavoratori, sottolineando come le campagne di sensibilizzazione non siano sufficienti a fermare questi episodi di violenza. Servono leggi più severe per tutelare chi lavora nei trasporti pubblici.

Condizioni in miglioramento per i lavoratori aggrediti, ma la paura resta

Nel frattempo, i due uomini aggrediti sul Frecciarossa stanno lentamente migliorando, ma l’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nei trasporti. Anche il macchinista del treno regionale aggredito venerdì è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso e non ha potuto proseguire il viaggio.

L’aggressore del Frecciarossa è stato fermato dalla polizia, ma la sensazione tra i lavoratori è che senza interventi seri, questi episodi continueranno a verificarsi con frequenza allarmante.

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